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Gita in Provenza

Ciao Nice, ciao Gif.
Questa è una delle foto della gita che abbiamo fatto in Provenza il secondo anno di ginnasio del Beccaria.
Le ho trovate in fondo ad un cassetto.
Non le avevo dimenticate, come non ho dimenticato nulla di quello che ho fatto con pavi.
Il fatto è che erano lì, tra mille cose, come mille sono le cose che con pavi, io, fabri, mauro e il grezzo ci eravamo ripromessi di fare.
Ed è per questo che non ho moltissime foto con pavi da inviarvi.
Non perchè non abbia esperienze memorabili vissute con pavi, anzi, ne ho tantissime.
Ancora di più erano quelle cose che ci eravamo ripromessi di fare.
Ma come potete vedere nelle foto eravamo sbarbatissimi. E da sbarbati ci si sente un po' "immortali".
Forse è per questo che le foto importanti della tua vita di sbarbato, che è quella che ho vissuto con pavi, ce le hai nella mente, non in fondo ad un cassetto.
Forse perchè ci bastava un piccolo appiglio per poter ricordarci dettagliatamente e con precisione tutto le esperienze che abbiamo vissuto.
Dalle interrogazioni di greco alle vacanze in grecia.
Ecco, potrei raccontarvi di ogni giorno cosa abbiamo combinato in quella vacanza, in quella gita, tra quei banchi.
Cosa ce ne fregava di fare una foto? Ma si, pensi tra te e te, che bisogno c'è di una foto per ricordarsi, questo posto, questa vacanza.
Al massimo qualche foto per ricordarsi, il panorama, la compagnia.
Tra trent'anni quando pavi, io e gli altri ci ritroveremo attorno ad una tavola ce ne ricorderemo come se fosse successo ieri.
Beh, mi piacerebbe che voi sapeste che per me è e sarà sempre cosi'.
Non passa giorno da quel giorno, che io non pensi a pavi.
Ma sappiatelo, senza mai ricollegare mentalmente il fatto che lui non c'è più. E' una cosa più forte di me.
Per la mia testa è una cosa inconcepibile probabilmente, non posso collegare un ricordo cosi bello e spensierato ad un ricordo cosi doloroso.
Per me pavi c'è e ci sarà sempre.
Certo, lo so che se passo in via Garian e citofono, lui non mi risponderà. Ed è dura. Durissima.
E' forse per questo che vi scrivo per la prima volta a quasi un anno di distanza.
Il mio dolore non l'ho ancora elaborato. E sinceramente credo che non ci riuscirò mai.
Per me e sempre come se fosse successo ieri. E lo sarà sempre.
Mi ripeto, sarà forse sempre per il motivo dell'età in cui mi ha colpito questo dolore. Un'età in cui ti sembra impossibile che tutto questo riguardi un tuo amico, coetaneo.
Conservo dentro di me come un tesoro preziosissimo e segreto gli anni vissuti con Pavi.
I ricordi si accumulano. Come le foto.
Ma non in fondo ad un cassetto, bensi' molto chiari e nitidi nella mia mente.
Ed è per questo che non lo scorderò mai.

Un abbraccio grande.
                                     Andrea

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